Immortalità dell’anima.

La teoria dell’immortalità dell’anima. La conoscete, c’è un’anima che sta nei cieli, scende sulla terra, entra in un corpo, ma vede il corpo come una specie di prigione e non vede l’ora di ritornare a Dio. Quindi anche noi si diceva: “Il corpo si corrompe, ma l’anima va in paradiso; si parlava delle “anime del purgatori”! Ma non è questo la resurrezione; non è questo il nostro destino.

La risurrezione della persona tutta intera, anima e corpo,  è una idea esclusiva del N.T. e del primitivo cristianesimo. C’è uno dei Padri della Chiesa, S. Giustino, che dice: «quando incontri uno che si dice cristiano, tu chiedigli: “Tu credi alla risurrezione dei morti o alla immortalità dell’anima? Se ti risponde l’immortalità dell’anima non è cristiano». I cristiani non credono all’immortalità dell’anima, ma alla risurrezione; sono due concetti completamente differenti.

I cristiani non credono all’immortalità dell’anima perché quello di anima è un concetto completamente sconosciuto nella cultura ebraica.

Nella cultura ebraica c’è la persona, che è composta naturalmente di corpo e spirito, quindi l’idea di un’anima immortale, nel mondo ebraico era completamente sconosciuta e quindi anche nell’insegnamento di Gesù.  Quando si muore non c’è un’anima che sopravvive, ma c’è la persona stessa che può continuare la sua esistenza. (A.Maggi)

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.