La risurrezione della persona tutta intera, anima e corpo, è una idea esclusiva del N.T. e del primitivo cristianesimo. C’è uno dei Padri della Chiesa, S. Giustino, che dice: «quando incontri uno che si dice cristiano, tu chiedigli: “Tu credi alla risurrezione dei morti o alla immortalità dell’anima? Se ti risponde l’immortalità dell’anima non è cristiano». I cristiani non credono all’immortalità dell’anima, ma alla risurrezione; sono due concetti completamente differenti.
I cristiani non credono all’immortalità dell’anima perché quello di anima è un concetto completamente sconosciuto nella cultura ebraica.
Nella cultura ebraica c’è la persona, che è composta naturalmente di corpo e spirito, quindi l’idea di un’anima immortale, nel mondo ebraico era completamente sconosciuta e quindi anche nell’insegnamento di Gesù. Quando si muore non c’è un’anima che sopravvive, ma c’è la persona stessa che può continuare la sua esistenza. (A.Maggi)