Il Sabato ebraico
Quando la religione diventa malattia.
Si legge nei vangeli che Gesù numerose volte guarì di sabato, e lo fece di proposito sia nelle sinagoghe che nel tempio, o anche in posti pubblici, non per essere ammirato agli angoli delle strade ma con uno scopo ben preciso. Sfidare la mentalità del tempo, impregnata di farisaica ( nel senso di falsa ) religiosità, che avevano fatto perdere il pieno e vero contatto tra l’uomo e Dio.
Ebbene, trasgredendo la legge mosaica del sabato, che equivaleva a trasgredire tutta la legge, Gesù guariva e anteponeva così ad una legge falsamente creduta proveniente da Dio, il bene dell’uomo. Si cita questo particolare motivo da parte mia per difendere i diritti di tutti gli uomini ad essere felici e ad avere il pieno benessere fisico e spirituale, senza che nessuna istituzione religiosa o magistero di chicchessia possa arrogarsi il diritto di mettere certificazione di felicità e autorizzarmi ad esserlo solo dopo aver osservato le loro dottrine.
Il devoto cattolico invece non vuole neanche essere sfiorato dal dubbio che Gesù possa aver trasgredito la legge, perché per lui ogni trasgressione è peccato, quindi sentite come giustifica qualcuno le guarigioni e le trasgressioni di Gesù operate il giorno del Sabato. Questo perché quando si vive ossessionati da una concezione religiosa fatta di senso di colpa e di peccato da redimere, la vita diventa un continuo e costante sacrificio e ricerca di espiazione, per cui anche la parola felicità fa paura, come se Dio non volesse il nostro bene ma il dolore sotto forma di croce.
Ecco a che punto arriva “l’ignoranza” e il bestiario religioso: ( leggete commento del devoto fedele alle apparizioni e a tutto il resto, CCC e magistero)
“per quanto riguarda il sabato è la stessa cosa anche oggi, saltare la messa se ci sono gravi motivi non è peccato; se ti ammali, se hai un parente in ospedale sono motivi per i quali è lecito saltare la messa come per Gesù era lecito guarire il sabato, ci mancherebbe.
Il peccato infatti necessita della materia, del consenso e della avvertenza.
Se sto male e non vado a messa è ovvio che non do il consenso ma sono forzato a farlo.”
Questo è un commento anche fuori tema al sabato nei vangeli, pochezza di fede, sconoscenza dei testi, ma completa conoscenza della morale patologica del cristianesimo. Se questi tipi vanno in paradiso la prima cosa che farà S.Pietro sarà quella di internarli d’urgenza al P.S.psichiatrico. Li fanno miracoli! Buona giornata e divertitevi!