I siciliani

Noi siciliani siamo neri come le pietre basaltiche venute fuori dalla pancia dell’Etna, o come le teste di moro che scolpite da abili artisti troneggiano nelle nostre case come fioriere o come vasi ornamentali. Siamo bianchi come il sale di Trapani e le rocce candide della Scala Dei Turchi di Realmonte.

Abbiamo i capelli crespi come le onde dello Jonio sollevate dallo Scirocco, oppure lisci come il mare di Licata nelle assolate giornate di Luglio. Puoi vedere occhi verdi simili alle distese delle nostre colline in primavera, oppure azzurri come il cielo di maggio che avvolge le nostre teste, o ancora neri e profondi come le gole dell’Alcantara.

Siamo Arabi come la Zisa e la Kalsa, Greci come il tempio della Concordia di Agrigento e il teatro di Taormina. Normanni come le nostre splendide cattedrali, e ancora Fenici come i nostri abili mercanti, Romani cosi fantasiosi come il Casale di Piazza Armerina coi suoi mosaici. Respiriamo come Spagnoli e Angioini nelle strade del Cassero di Palermo.

Siamo la terra che ha fatto della multiculturalità la sua fortuna e la sua bandiera, un mix straordinario di culture e diversità custodito nel nostro patrimonio genetico, che ci accompagna ovunque, e in qualsiasi parte del pianeta noi ci troviamo ci rende facilmente riconoscibili e ci identifica cittadini del mondo.

La nostra capitale Palermo, è stata sede della prima università in tutta Europa, e il nostro re Federico 2° uno dei più grandi regnanti illuminati. Fece della sua corte la capitale europea della cultura molti secoli prima che questo concorso venisse istituito. La nostra lingua fu madre lingua prima ancora di Dante Alighieri, e il siculo parlato e scritto non è mai stato un dialetto.

Salutiamo gli sconosciuti baciandoli, e il nostro “baciamo le mani” non è mai irrispettoso o ironico nei riguardi di chi viene a trovarci in casa o che incontriamo per strada. L’ospitalità per noi è sacra, non abbiamo paura di ciò che è diverso da noi, perché noi stessi siamo diversi, noi siamo Siciliani.

Fonte: Sicilia. Terra del Sole ADATTATO

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.