Gesuita Proibito

L’uomo, la donna, l’amore il sesso. Dal Gesuita Proibito di G.Vigorelli
Teilhard de Chardin scrive anche a proposito dei rapporti tra uomini e donne sorpassando non solo le posizioni moralistiche dell’ascetismo rinunciatario, ma soprattutto vi è denunciata la concezione cattolica che limita l’amore al matrimonio e alla procreazione, rovesciando pure le mitizzazioni individualistiche e romantiche del sesso: ” La reciproca attrazione dei sessi è un fatto così fondamentale che qualunque spiegazione del Mondo, che non riuscisse a trovare per essa un posto strutturalmente essenziale sarebbe virtualmente condannata……Quali sono dunque il senso e l’essenza dell’amore passione, in un Universo a carattere personale?. Nelle sue forme iniziali, e anche in quelle più elevate della vita, la sessualità sembra identificarsi con la propagazione. Gli esseri si avvicinano per prolungare, non se stessi, ma quel che hanno conquistato. Questa unione tra coppia e riproduzione è così intima che alcune filosofie hanno potuto scorgervi che la Vita esisteva più dei viventi, e il Cristianesimo ha basato sul figlio quasi tutto il codice della moralità. Le cose si rivelano in tutto altro aspetto…….Non c’è dubbio che all’inizio la sessualità abbia avuto la funzione dominante di assicurare la conservazione della specie…… Ma dall’istante critico dell’Ominizzazione ( cioè della comparsa sulla terra dell’uomo cosciente, sapiens ) l’amore si è visto stabilire un altro ruolo……la sintesi necessaria dei due principi, maschile e femminile, nell’edificazione della personalità umana”. Dice Teilhard che finora non si era considerato fuori dalla funzione riproduttiva il completamento che due coniugi trovavano in questo ruolo, che però è secondario rispetto alla generazione di un figlio. Cioè prima si genera il figlio, dovere assoluto della specie, poi si cerca il completamento tra il maschile e il femminile. Questo paradigma deve essere capovolto; non più l’uomo e la donna per il figlio, ma l’uomo e la donna l’uno per l’altro per sempre. Questo è possibile dedurlo perché l’amore man mano che la popolazione aumenta, invece di diminuire come sarebbe nelle previsioni della teoria generazionista, aumenta man mano aumenta l’ominizzazione. “Nell’individuo umano, l’Evoluzione non si arresta, , ma procede verso una concentrazione più perfetta legata ad una differenziazione ulteriore ottenuta attraverso l’unione. Ebbene la donna è per l’uomo il termine suscettibile di far scattare questo meccanismo in avanti. Attraverso la donna e solo per lei, l’uomo può sfuggire all’isolamento, dove anche la sua stessa perfezione rischierebbe di rinchiuderlo….. Cosicché la molecola umana completa è una dualità che comprende qualcosa di maschile e femminile. Appare qui nella sua ampiezza il ruolo cosmico della sessualità. E qui al tempo stesso si lasciano scorgere le regole che ci guideranno nella conquista di questa terribile energia del sesso, dove passa attraverso di noi, in linea diretta, la potenza che fa convergere l’Universo su se stesso. La prima di queste regole è che l’amore serve alla differenziazione spirituale dei due esseri che avvicina. Quindi né l’uno deve assorbire l’altro, né i due devono perdersi nel godimento di un possesso corporale che significherebbe caduta nel plurale e ritorno al nulla……..L’amore è una conquista avventurosa….Si amano dunque legittimamente soltanto quelli che la passione guida l’uno attraverso l’altro al più alto possesso del loro essere”. L’amore così viene offeso non dalla mancanza di chissà quali pudori o virtù, ma nel peccare di chiusura verso l’Universo chiudendosi nell’egoismo a due. Questo succede appena tra due persone scoppia il grande amore, subito essi tendono a chiudersi agli altri nel geloso possesso del loro vicendevole completamento, escludendo tutto il resto. Ma questo sogno non è possibile. “Per lo stesso principio che obbligava gli elementi personali semplici a completarsi nella coppia, la coppia a sua volta deve continuare a completarsi oltre se stessa. Cercando da una parte al di fuori di essa, altri gruppi dello stesso ordine, dall’altro lato, il Centro, verso il quale i due amanti convergono nell’unione. Senza uscire da se stessa, la coppia trova il proprio equilibrio, soltanto in un terzo elemento davanti a sé: Dio. Non più dunque sesso uguale generazione di figli, come era fino a quando l’uomo non aveva raggiunto lo stadio di personalità, ma amore come espressione piena della personalità degli amanti al di fuori della generazione dei figli, come affermazione della propria persona. Quindi non più le antiche morali che parlano di purezza solo come separazione dei sessi e loro soppressione, ma un universo personale in cui c’è il perfetto equilibrio tra uomo- donna- Dio. Non più soppressione ma sublimazione, non separazione ma unione. Il mondo si divinizza in questo modo, concentrando le linfe della terra. La qualità dell’amore sarà tanto più alta tanto più è libera dal dovere della riproduzione, e gradualmente si separerà dalla funzione della propagazione diminuendo nel tempo il ruolo dell’organo della propagazione, la carne, cosicché senza cessare di essere fisico l’amore si farà più spirituale. (gioacchino lagreca)
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.