Gesù icona di Dio

Fondamentale quando si parla di Gesù come icona, o immagine che dir si voglia, di Dio, è il quarto Vangelo.
Giovanni infatti ci parla di Gesù e ce lo presenta fin dal prologo, oltre che come Parola o Verbo, anche come Sarx, Carne.
Se teniamo in debito conto che quando si parla di carne, come identificativa dell’umano, non possiamo ignorare come nella cultura dell’epoca di Gesù questa sta ad indicare l’uomo nella sua unità, non possiamo allora scindere dalla parola Sarx la parola Verbo.
Che in Gesù sono tutt’uno, così come in ogni uomo esiste la fondamentale unità tra azione e parola..
Questo perché non si intende mai nell’ebraismo, nella cultura e nella teologia del tempo di Gesù, l’uomo come duale con le successive divisioni tra carne e spirito, corpo e anima, tipico della cultura greco ellenista.

Che in verità è un pensiero antico del 5° secolo A.C portato in occidente dagli sciamani del nord e diventato pietra miliare della cultura e filosofia occidentale.
Pertanto affrontare il cristianesimo come un obiettivo da perseguire per conseguire l’armonia tra questo dualismo, può portare a quelle aberrazioni che si chiamano ascetismo, mortificazione della carne, privazione di ciò che è piacere e gradito alla vita e alla gioia di vivere, lotta contro i sentimenti e ciò che può risultare materiale.
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.