Il cosmo immenso si dice abbia preso origine da un puntino originario, che col big bang di 14 miliardi di anni fa diede alla luce ciò che si presenta ai nostri occhi infinito mondo.
La nostra terra originò 4,5 miliardi di anni fa, e la vita vi spuntò certamente non all’ improvviso ma a seguito di complicati processi biologici, fisici, chimici.
L’ uomo infine come lo conosciamo, si pensa abbia centomila anni. Niente rispetto ai 14 miliardi del venerando cosmo.
Ora, senza voler dare una mano d’ aiuto ai nostri pensatori atei, ma onestamente una teoria creazionista che senso ha in tempi cosi lunghi di evolutività della vita? E un dio creatore concepito come vuole la tradizione nostra biblica, che dio sarebbe se necessita di 13 miliardi e 900 milioni di anni per fare l’ uomo a sua immagine e somiglianza?
Ecco perché è necessario abbandonare le letture fondamentaliste della Bibbia e le vecchie visioni cosmologiche, affinché la teologia cattolica possa rinnovare il suo linguaggio e proporsi alle nuove generazioni in modo comprensibile e consono alla avanzata delle conoscenze scientifiche