Chiamata di Andrea e Simone

Come per tante opere del Caravaggio ne esistono diverse copie, ma questa inglese sembra originale. Almeno cosi la giudica il grande studioso di Caravaggio, Roberto Longhi. Risulta acquistata da re Carlo I dal 1637. Qualcuno contesta l’attribuzione sicura al Merisi, dicendo che si tratta di un pastiche di autori della scuola caravaggesca. Io non dubito di Roberto Longhi che invita a considerare come nelle varie attribuzioni, questa confusione sorgesse anche dal titolo alternativo di “Verso Emmaus”, mentre il titolo “Conversione di Andrea” è data dall’atteggiamento della figura di centro che richiama l’analoga conversione di Matteo, e i pesci in primo piano che richiamano alla missione dei convertiti, da pescatori nel lago di Genazaret a pescatori di uomini. Il Cristo, sembra colto nell’atto di dire “Venite”, con la mano che indica la via e  lo sguardo sicuro di chi sa cosa l’aspetta.  Il suo viso è imberbe, come tanti del Caravaggio, ben vestito, così come Pietro in primo piano. Il che contrasta con gli atteggiamenti soliti del Caravaggio che erano molto più crudi, ma la bellezza e la resa dell’assieme, in cui le tre figure sembra quasi sentirle discutere, depongono per una profonda conoscenza psicologica e pittorica che non potrebbe essere parto di un accademico imitatore.

 

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.