Chi è l’ominide?

La scoperta dell’ominide nelle grotte del Sud Africa, l’Uomo Naledi, sicuro dato come nostro antenato dagli scienziati e dai paleontologi, ha scatenato discussioni e polemiche non solo nel mondo della scienza ma anche in quello religioso e cattolico.
Io non manco di segnalare come si sia levata forte la voce del padrelivio, comico conduttore di radiomaria ( sempre più radio di rincoglionimento totale), dalla quale stamane commentando la notizia, il furente credente ad Adamo ed Eva che mangiano mele a sbafo offerte dal serpente rimandava agli scopritori ” l’antenato” suddetto, rifiutandosi il prete pervicacemente di discendere da codesto scimmione ( ci scusiamo con l’Homo di Naledi per l’accostamento a tale discendente) asserendo lui che ha un solo antenato, che sta in cielo, che ha anima e coscienza e che queste sono state date agli umani incorrotti e per colpa del satana si sono degradati. Lo scimmione se è antenato di qualcuno lo sia pure di coloro che rifiutano dio. Infatti il padrelivio si faceva la domanda e si rispondeva da solo: lo scimmione mio antenato? Tuo semmai, non mio che ho l’antenato in cielo e non credi a quello che la Madonna ha rivelato, cioè che satana condurrà l’uomo all’autodistruzione proprio perché gli offusca la mente facendogli credere di discendere da queste razze inferiori e non essere state create a somiglianza e immagine di Dio.

CHIUDETELA PER FAVORE. QUESTO ROVINA LE PERSONE!…Quella radio è un pericolo pubblico
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.