C’era una volta l’INTER che verrà…

E’ FATTA!
Il fondo si tocca sempre in queste situazioni e non c’è che una via d’uscita: finire al più presto e fare tesoro degli errori commessi.
Ma nella fretta di ricominciare e rimediare si corre il rischio sempre presente di buttare l’acqua sporca e il bambino. Invece bisogna avere sangue freddo, tanto la passione o i nervi tesi a questo punto non servono ad una beata minchia. Quindi calma e gesso e riflettere a lungo sul recente passato e su errori che risalgono al fatidico divorzio con Mourinho e Oriali. La squadra va rifatta da cima a fondo, l’unica cosa sicura è il presidente Zhang col figlio, già innamorato e sofferente della Beneamata.  Innanzitutto si devono scegliere gli uomini mercato e di società, quelli che devono evitare questi sbraghi di squadra da dilettanti, che devono mettere la faccia e difendere il buon nome societario, che devono essere capaci di bastonare i muli se non vogliono scalare le salite. Poi si evita di comprare il giocatore da vetrina che serve a rendere fantasmagorica la campagna acquisti e gettare polvere negli occhi agli sprovveduti, e alla fine si ritorce contro tutti: vedi il caso KONDOGBIA E GABIGOL, così chiamato per il solo e unico gol segnato quest’anno in prima squadra. Quando acquistammo Milito, Motta Snejder Pandev non se ne accorse quasi nessuno, poi andò a finire in trionfo. La buona volontà non manca alla società visti i contatti avviati e le trattative in corso, andiamo avanti con determinazione senza scimmiottare i vincenti del momento, che godono sempre del favore delle stelle ( quelle degli arbitri, si capisce). Tocchiamo ferro per il triplete da ladroni, mettiamo in campo i soldoni cinesi e valutiamo ruolo per ruolo. Tre dei titolari di questa stagione sono ottime riserve, bisogna trovare i titolari del ruolo di D’ambrosio, Miranda Murillo e Ansaldi, via tutti gli altri. Via quel portiere di ghiaccio, il grande Samir, ma senza entusiasmo di vestire una casacca che gli sta dando meno soddisfazioni di quando giocava nell’Udinese. A centrocampo, detto di Kondogbia, via anche Brozovic, giocatore presuntuoso e supervalutato, via uno tra Joao Mario e Banega, occorre un grande centrocampista vicino a Gagliardini, un top player da 70 milioni, in attacco via Eder, con Icardi va acquistato un grande attaccante di peso ed esperienza. Chissà cosa ci porteranno per non farci più cagare guardando l’Inter giocare!

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.