Benefici delle prugne

Tutti i siciliani conosciamo il detto “sucati un prunu”. Che alla lettera nasconde una malcelata volgarità, essendo il siculo una lingua che nei suoi doppi sensi mostra sempre la malizia dei concetti espressi con frasi ad effetto.

In effetti la frase che in italiano sarebbe succhiati una prugna, nella lingua nazionale non ha niente di volgare.

Ma come detto il siculo non dice mai niente per niente.

Intanto la prugna è quel frutto così dolce e succoso, nei suoi vari formati e colori, che in ogni caso una volta morso se non si “succhia” il nettare, si rischia oltre che di bere e mangiare quel frutto, anche di lavarsi le mani.

Un poco come succede con le angurie rese da noi famose col cartello del frutturaro che esponeva: mangiate bevete e vi lavate la faccia, riferita appunto a chi mangia l’anguria senza forchetta e coltello, naturalmente.

Nel caso della prugna invece deve essere tenuto presente il doppio senso nascosto (male) delle due parole, il verbo sucati e la parola prunu.

Il nettare della prugna è così buono che sarebbe un peccato sprecarlo, ecco perché va succhiato direttamente col frutto in bocca. Esso contiene fruttosio, potassio, vitamina c, insomma un insieme di ingredienti che eviterebbero di entrare in farmacia alla ricerca di integratori contro il sudore e la calura estiva.

Conoscendo gli effetti più o meno tardivi della prugna, tale frase viene buttata li quando in una discussione più o meno accesa uno dei due interlocutori non essendo d’accordo con l’altro, lo manda amichevolmente a cagare.

“Sucati” invece nasconde l’azione più esplicita sessualmente espressa dal verbo, indirizzata a chi fa girare letteralmente i cabbasisi, affermando qualcosa che vuole venga fatta a lui e che invece gli viene rivolta contro nel modo che può facilmente essere immaginato da ognuno.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.