Attenti alla radio

A proposito di radiomaria …
Ne ho sentita una stamattina, che diceva: certo che Gesù faceva i miracoli, molti di più di quelli narrati nei vangeli, che veramente a narrarli tutti non basterebbero tutti i libri del mondo, come dice Giovanni a conclusione del suo scritto.
Ora dico io, per carità non metto in dubbio questa cosa ( tanto non ne ha fatto miracoli), ma ripeto, se davvero in un posto così piccolo come la Palestina di allora, ci fosse stato un tizio che avesse operato guarigioni e miracoli a GO-GO’, pensiamo davvero che la stampa dell’epoca, i giornali, i quotidiani, le cronache. gli inviati speciali, non ne avrebbero parlato in molti documenti e papiri ufficiali? E il popolino che ne beneficiava sarebbe stato così palesemente stolto a mandarlo a morte?
E poi vediamoli questi “miracoli” quali sono: Giovanni che pur narra della resurrezione di Lazzaro, dice che il segno più grande operato fu la trasformazione dell’acqua in vino.
Le resurrezioni o resuscitazioni di morti, presunti tali, in tutto il vangelo sono solo tre, già che c’erano potevano aggiungerne qualche altra per migliorare la leggenda.
La condivisione dei pani e dei pesci è da un po’ che ha perso l’alone della prestidigitazione o moltiplicazione che va scomparendo persino nei titoli degli episodi interessati…
Sul resto mi fermo qui.
Trattare la predicazione del vangelo nei modi orrorifici che sento spesso fa della nostra cultura religiosa un misto di magico e assicurazione contro i malanni che si potrebbero scongiurare supplicando un dio minore di siffatta maniera
Alla griglia del barbecue adesso, forza.
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.