Assunta … o licenziata?

Pensiero sulla Assunta.
La chiesa celebra la assunzione in cielo di Maria come massima espressione del femminino assunto alla divinità, perché non di cielo spaziale si parla ma di un significato teologico di cielo come topos-luogo della divinità.
Mi sorge il dubbio che per la chiesa cattolica, maschilista e patriarcale ad oltranza perché no, sia stato molto più facile e comodo mandare-spedire una donna al fianco del Dio che adoriamo, piuttosto che assegnarle dei ruoli decisionali importanti al fianco dell’uomo che dice di rappresentare Dio in terra, e dei suoi sottoposti. 
E così mentre si celebra ogni mese e quasi ogni settimana una festività che innalza il femminino alla pienezza divina, tutte festività dedicate una volta alla madre di Dio, una volta alla regina della pace, un’altra ancora a tutti i titoli più fantasiosi che si potessero escogitare, le donne in terra e all’interno della chiesa e della sua gerarchia contano ancora come, non dico il due di coppe con briscola denari, ma come la donna di spade sempre a briscola : due punti.

E ancora ce ne vuole per arrivare ad ottenere quella parità di diritti che le viene negata sia nella società civile che religiosa; e questa parità sarebbe bello se partisse proprio dalla chiesa dopo secoli di ostracismo e roghi e considerazioni tutt’altro che esaltanti sulle donne fino al Concilio Vaticano 2°.
Verrebbe quasi da pensare che la donna, di cui Maria è stata eletta rappresentante universale per la chiesa cattolica, possa essere stata “assunta” in cielo e licenziata sulla terra: una promozione di quelle che sa di cortese allontanamento dai posti che contano e mandata altrove per non disturbare il principale.
Coraggio dunque, aprite le porte al sacerdozio femminile, primo passo di una effettiva Assunzione in cielo dell’altra metà di esso tuttora escluso.
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.