Precisiamo…

PENSANDO AL NATALE
Vorrei dire che in effetti non si può definire festa religiosa l’Incarnazione,  sarebbe meglio dire che avendo Dio preso la “sarx” dell’uomo, la carne nella sua debolezza, questa nostra natura fisica umana viene elevata al rango divino. In tal modo  è l’uomo che assurge a nuova dignità nella Incarnazione, senza nessuna attenzione religiosa attorno. L’evangelista Matteo ci parla dei tre maghi che rappresentano il mondo pagano, cosi come i pastori rappresentano il mondo dei malfattori che sono i primi ad accogliere il messia. In questa gara all’accoglienza tra pagani e banditi, non brilla  certo la tetra Gerusalemme dove persino la cometa non dà la sua luce, essendo essa la città che da subito vuole morto Gesù, avvolta nelle tenebre del suo peccato di ingiustizia in cui versava il popolo a causa dei suoi capi religiosi e politici. Gesù non frequenta il tempio, giovinetto egli vi sale coi genitori e lì l’evangelista traccia la linea del suo vangelo: Gesù insegna, novello Mosè, sulla cattedra che è stata usurpata dagli scribi e farisei ipocriti che non mettono in pratica l’amore di Dio e deturpano la sua Parola con la loro ipocrisia e disonestà. Nel tempio egli è ricercato, lo vogliono arrestare per ammazzarlo. da li  scaccia i mercanti e lo definisce spelonca di ladroni. Lì non si adora Dio, ma mammona, il dio denaro. Come annuncia alla samaritana “non al tempio né sul monte Garizim né a Gerusalemme adorerete Dio, ma in spirito e verità”. Dio è negli uomini che amano, essi sono il tempio da dove rifulge la sua gloria. L’olio che Maria gli versa sul capo a Betania, unge un messia non certo un sacerdote. Tutto è trasgressione nei vangeli dell’infanzia, Gesù concepito senza intervento maschile, che il padre era colui che generava e la madre solo una incubatrice; Giuseppe che evita la lapidazione a Maria e la vuole rimandare in segreto ripudio; nessuno al tempio di Gerusalemme, luogo sacro per eccellenza riceve l’annunzio della nascita, solo i malfattori pastori e i maghi pagani. Le considerazioni sulla natura divina del bambino sono risalenti ai primi Concili, certo non era intenzione degli evangelisti Luca e Matteo occuparsi di queste questioni. Ma il kerigma comincia con la resurrezione, non certo alla nascita, anche se sono in diretta connessione.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.