Lo aspettavo da 11 anni, come tutto il popolo interista.
Siamo passati da 11 allenatori, 11 presidenti, 11me posizioni in classifica, 11 eliminazioni, 11 secoli che non si vinceva.
E intanto 11 anni fa mi iscrivevo a facebook per disperazione da mancanza di vittorie, avevo chiuso il ciclo con Mourinho e Leonardo, sapevo che sarebbe stata dura senza Moratti e i suoi debiti che hanno lasciato la società in braghe di tela.
Per giunta ci si metteva pure un ex iuventino come Platini che alla presidenza dell’UEFA si inventava un fair play finanziario che andava a penalizzare le società in debito, costringendole a mercati all’insegna dell’economia.
E così per tanti anni, mentre altre società forti politicamente e appoggiati economicamente da real casa industriale e politica amica, riuscivano a farsi stadio e lifting, noi dell’Inter venivamo messi ai margini dell’Europa e del campionato italiano.
Costretti a comprare a prestito giocatori senza storia e valore, pur se fra i tanti orrendi M’Vila, Campagnaro, Nagatomo, Kuzamanovich, Murillo… che ci hanno fatto piangere e disperare avevamo pure trovato qualche gioiello Tipo Brozovic o Icardi.
Poi buio.
In questi anni di passione e sofferenza silente ho persino avuto la sfrontatezza di aprire una pagina facebook sull’Inter, quando ancora non andavano molto di moda.
E grazie ad essa ho trovato il conforto e l’ironia, e l’allegria pur nelle sconfitte, di persone che definire brillanti e capaci di uno spirito fuori dal comune come piacciono a me, è dire poco.
Questo articolo lo voglio dedicare a loro, compagni di strada con i quali ho diviso le gioie, poche e tutte legate alle disgrazie altrui a dire il vero, e i dolori, molti e tutti legati a noi, purtroppo.
Ma non posso dimenticare che spesso spegnendo la partita per il troppo orrore del gioco e dei risultati mi rifugiavo nelle loro pagine e nel loro sarcasmo per tirare sospiri di sollievo, in cui potevo vedere il tifo intelligente di chi sapeva prendersi in giro e sorridere di gusto pur soffrendo e con la morte nel cuore.
Ma è sempre bastata la battuta indovinata per cancellare via i cupi pensieri.
Ecco a loro va il mio grazie <3 e proverò a citarne alcuni, ne dimenticherò molti, ma sappiate che vale per tutti.
Ho conosciuto tifosi fantastici in ogni latitudine d’Italia, e dico di:
Lou Ferrigno, un grande scrittore di satira calcistica, secondo me
Maurizio Nisi, il prof di Torino, una specie di Cassandra al contrario, grande intenditore .
Salvino Iannello, principe del foro nerazzurro, degno collega di Prisco
Andrea Battaglia
Giovanni Marchese.
Angelo Miccichè compagno della prima ora
E poi Luigi, Giovanni, Peppe, Silvano… ma quanti quantiiiiiii tutti uniti nei colori e nei cuori nerazzurri
GRAZIE RAGAZZIIIIII…