ISAIA 58

ISAIA 58: 6,9
Il digiuno di cui mi compiaccio non è egli questo:
che si spezzino le catene della malvagità,
che si sciolgano i legami del giogo,
che si lascino liberi gli oppressi, 
e che s’infranga ogni sorta di giogo?
7 Non è egli questo:
che tu divida il tuo pane con chi ha fame,
che tu meni a casa tua gl’infelici senza asilo,
che quando vedi uno ignudo tu lo copra,
e che tu non ti nasconda a colui ch’è carne della tua carne?
8 Allora la tua luce spunterà come l’aurora,
e la tua guarigione germoglierà prontamente;
la tua giustizia ti precederà,
e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia.
9 Allora chiamerai,
e l’Eterno ti risponderà;
griderai, ed egli dirà: “Eccomi!”
Se tu togli di mezzo a te il giogo,
il gesto minaccioso ed il parlare iniquo;

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.