Libere/i

Siamo stati creati per essere liberi, non per essere salvati. Se fossimo stati creati per essere salvati da qualche cosa, non potremmo essere liberi, poiché condizionati fin dalla origine da una finalità che esula dal nostro essere e dipendere da qualcosa d’altro. Lo stesso Gesù per salvarci ha operato una totale liberazione di sé stesso e insegnato a noi che solo chi è veramente libero si salva. ” Chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà a causa mia, la salverà”. (Lc 9,24).“. “Vendi tutto e seguimi”, ” lasciate che i morti seppelliscano i morti”, “Coraggio io ho vinto il mondo”, queste sono espressioni  di chi ha superato i vincoli della necessità che ci lega a questo mondo e  al modo di essere parte di esso, costringendoci alle regole di chi vuole salvare il proprio onore, la propria faccia, che vuole dominare sugli altri e giudicare l’operato altrui. Tutto riassunto nella frase del vangelo di Marco : “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà”. Mc 8,34-35. Inoltre ci ha liberati dalla oppressione del potere, in tutte le sue molteplici forme: religioso, politico, di vincolo familiare, economico, dalla legge.  Essere liberi è uno dei messaggi fondamentali che il vangelo ci trasmette. Anche parlando con Marta, sorella di Lazzaro e Maria, che rimprovera proprio Maria che non l’aiuta nelle faccende domestiche ma sta lì accoccolata ai piedi del maestro in accoglienza e ascolto e si nutre della sua presenza in quella casa amichevole,  Gesù risponde che Maria ha preso la parte migliore, che nessuno le può togliere, la libertà appunto. Mentre Marta, ammirevole nel suo servizio, sta a svolgere quell’ordinario lavoro che la società del tempo assegnava alle donne in casa: servire gli ospiti, il padrone, il marito. Infatti Gesù le risponde, che non bisogna affannarsi per molte cose, come fa lei, ma per quella cosa di cui c’è veramente bisogno: la libertà. Quella parte migliore che Maria ha scelto per sé stessa, rifiutando il ruolo e il compito che invece le sarebbe toccato, come voleva la sorella. Poiché l’espressione della libertà è la scelta che noi compiamo al di fuori della realtà che ci sostiene e ci rende necessitati e preda del libero arbitrio, allora l’essere si manifesta al di la del bene e del male, svincolato dal giudizio, al di sopra della legge, e dalle regole  che vengono dettate da coloro che normano la vita sociale sotto ogni aspetto. Saremo veramente liberi quando ci realizziamo nello spirito, l’espressione più elevata dell’essere energia, e per farlo nel migliore dei modi nutrirlo con l’autentica sapienza e con il nostro essere che cerca le cose vere e non si fa dominare da futili desideri.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.