Ma la teologia cattolica deve essere intesa come ideologia da difendere, oppure non deve essere al servizio della vita, che è un coacervo di contraddizioni tutte valide dal punto di vista della realtà?
La Chiesa non deve forse esplicare la sua funzione di guida e di servizio al mondo, oppure deve essere pensata a che il mondo deve adeguarsi alla chiesa?
Per quale motivo?
Forse per ottenere benefici materiali, oppure il paradiso, oppure la salute o qualche miracolo?.
Ma questa è una idea mercenaria della chiesa e della religione!
Diventa quasi una ricerca di Dio nei momenti di debolezza o della fine, quando invece Dio va cercato nella forza e nel benessere.
E allora via questa idea di Dio tappabuchi che deve sopperire alla miseria umana, e seguiamo quella che è la vera natura di Dio, non fare la sua volontà a cui obbedire, ma cercare il bene, che è la vera volontà di Dio. E poi non aspettiamo angosciati questo evento finale, il giudizio universale!
Il Figlio dell’uomo se torna troverà la stessa fede che ha lasciato? Chiediamoci quello per cui è morto è forse stato sconfitto?
Sia esso il potere o il peccato sono stati sconfitti dalla morte di Gesù o sono ancora tali e quali presenti come duemila anni fa?
E’ colpa della fede?
O è colpa della ragione?
Ma io dico che è colpa della vita, nella quale fede e ragione si trovano a convivere in ognuno di noi.
E se le impugniamo a modo di bandiera come schieramenti che difendono ora l’una ora l’altra, non si va da nessuna parte, perché si da vita in tal modo ad una sorta di doppio dogmatismo, quello religioso e quello laico, spesso ateo, in eterno conflitto
Allora apriamoci allo spirito, ricordandoci che lettera e legge lo uccidono, e non accusiamo nessuno di eresia sol perché il CCC non va bene, perché lo sa anche il più piccolo di noi che la dottrina ha sempre diviso e la Parola è fatta per unire,
Ricordiamoci che i primi annunciatori del vangelo in Marco furono un lebbroso sanato e un pubblicano esattore!
“Preghiera e azione. Dio e uomo. Giustizia e carità. Bellezza e impegno. Ragione e fede. Tenerli insieme è difficile ma possibile. Se lo vogliamo”.