Matteo 23,13

“In quel tempo, Gesù parlo dicendo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci” .

Vale anche per quelli che chiudono i porti e le frontiere, e non vogliono far entrare chi invece deve essere accolto e necessita del nostro aiuto e della nostra solidarietà. Il papa  rafforza il grido e  il  “guai a voi, ipocriti farisei” lanciato dal vangelo per  bocca di Gesù, dicendo che bisogna accogliere e superare l’egoismo e l’interesse personale che caratterizza la nostra azione politica e ancor più umana.

Non si può giurare ipocritamente sul vangelo, per raccogliere stupidamente consenso elettorale, e poi non conoscere nemmeno il contenuto del libro sul quale si giura.

Dubito fortemente allora del giuramento avvenuto davanti al capo dello Stato, sulla Costituzione: nulla vieta di pensare che non  si conosce anche quella, visto il comportamento tenuto da ministri che han giurato, o spergiurato, in occasione del loro insediamento.

Si faccia delle parole l’antefatto delle azioni. coerenti e rispondenti al richiamo e alle esigenze dei bisognosi. Se è vero che ” non chi dice Signore , Signore, ma chiunque fa la volontà del Padre” accogliendo uno dei piccoli del regno sarà riconosciuto degno di farne parte, allora smettiamola di chiudere gli occhi per bieco interesse politico ed economico e si agisca in nome della umana solidarietà.

L’invito di  Woitila, “aprite le porte a Cristo”, è sempre valido: se esso cade nel vuoto a discapito degli ultimi nulla e nessuno ci salverà dal marchio dell’infamia di ” disumani”.

Saremo marcati a fuoco come Caino, incapaci di custodire il fratello che lentamente e giorno per giorno uccidiamo con le nostre mani.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.