“Dio e la gallina. I titoli di Gesù” da una conferenza di p. Alberto Maggi

“Dio e la gallina. I titoli di Gesù” da una conferenza di p. Alberto Maggi

I MILLE NOMI DEL SIGNORE
Principali brani commentati:

• Lc 4, 16-30 (Gesù nella sinagoga di Nazareth)
• Gv 10, 11-16 (il Buon Pastore)
• Mc 2, 14-17 (chiamata dei peccatori)
• Mc 2, 18-22 (la questione del digiuno)
• Mc 20, 17-28 (3° predizione della passione; la madre dei figli di Zebedeo)
• Mt 21, 1-14 (ingresso in Gerusalemme; cacciata dal tempio)
• Gv 1, 29-34 (l’Agnello di Dio)
• Mt 23,37 (lamento per Gerusalemme)

Quando un Dio in carne ed ossa si manifesta, non ripetendo le cose immutabili del passato, ma, annunziando le novità, la religione non lo riconosce. Il dio della religione è il dio che non cambia niente. Quello che voleva dire l’ha detto e la sua volontà è immutabile nei secoli. Ogni novità viene sempre vista con sospetto e causa di pericolo. Ecco allora l’affondo di Gesù con il quale inoltra un criterio importantissimo che poi Luca farà suo negli Atti degli Apostoli, un criterio che deve guidare la condotta del cristiano. Abbiamo detto che i cristiani sono quelli che si rifanno a Cristo, vengono riconosciuti perché non pensano ai propri bisogni ma a quelli degli altri. Pietro fa un’esperienza sconvolgente in casa di un ufficiale pagano.
Vedendo che lo Spirito di Dio scende sull’ufficiale pagano così come era sceso su di lui, annunzia ciò che dovrebbe essere presente nella vita del credente e in ogni catechismo e in ogni teologia: “Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo (At 10,28). E’ l’inizio della conversione di Pietro. Dio ha mostrato che non c’è nessuna persona al mondo, qualunque sia la sua condotta, il suo comportamento, morale, religioso, sessuale…politico… non c’è una persona che possa essere considerata impura, che non possa avere relazione con Dio. Nessuno è escluso dall’amore di Dio; chi esclude gli altri dall’amore di Dio, esclude se stesso. Perché Dio non tollera che vengano discriminate le persone in nome suo. Pietro ha fatto questa esperienza drammatica e lo ha confessato. E’ la religione che esclude perché guarda in termini morali, religiosi… ma agli occhi di Dio nessuno è escluso. Questo è ciò che Gesù dice citando due episodi sui quali si preferiva sorvolare.
“Vi dico anche: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese, ma a nessuna di esse fu mandato Elia se non in Sarepta di Sidone a una donna vedova”. Una carestia devastante: per 3 anni e 6 mesi non è mai piovuto. Era un paese già arido e con tutta quella siccità la gente moriva come le mosche. Ma Dio inviò Elia altrove… in Libano. E questo non si mandava giù (1 Re 17, 8-16). Ricordiamo che la vedova è il personaggio più derelitto. Significa una che non ha un uomo che provveda a lei, quindi una persona bisognosa. Ebbene, con tanti bisognosi che c’erano in Israele al tempo della carestia, quando Dio ha mandato Elia per saziare qualcuno, non ha guardato le vedove di Israele, ma è andato dal nemico storico di Israele, il Libano, da una vedova. Era un episodio che non si digeriva bene perché già nell’AT Dio voleva dimostrare che l’amore di Dio non ha confini (l’amore non ha prezzo, non misura ciò che dà, l’amore confini non ne ha). Non esiste un popolo eletto: l’amore di Dio è per tutta l’umanità. Là dove c’è il bisogno lì è presente. “E c’erano molti lebbrosi in Israele, al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu purificato se non Naaman il Siro”. Con tanti lebbrosi che c’erano in Israele, l’unico che è stato purificato era un nemico di Israele: un Siriano (2 Re 5, 1-27). Libanesi e Siriani, nemici storici di Israele sono stati beneficiati dall’azione del Signore. Ma quest’ultima citazione che Gesù fa di Eliseo, ha uno strascico: da Eliseo si presenta Naaman il Siro per chiedere di essere purificato dalla lebbra. Eliseo lo manda a tuffarsi sette volte nel Giordano per essere purificato. Quando fu purificato, il Siriano va da Eliseo e non sa come ricompensarlo. Eliseo non vuole assolutamente niente, perché l’azione di Dio è sempre gratuita. Quando l’azione di Dio viene comprata, si prostituisce il volto di Dio. Ma Eliseo aveva un servo che si chiamava Ghecazi al quale non è stata bene la generosità del padrone. Allora ha rincorso l’ufficiale per chiedergli una ricompensa. L’ufficiale siriano allora lo riempie di beni, ma appena il servo, pieno di beni torna da Eliseo, si trova ad essere lebbroso, lui un figlio di Israele. La lebbra scomparsa dal pagano si è attaccata a lui, rendendolo impuro per sempre. Ecco perché l’episodio era drammatico. Per Gesù quello che sta succedendo a Nazaret non è altro di ciò che succede sempre ad un inviato di Dio, perché la caratteristica dell’inviato è questa universalità dell’amore. “All’udire queste cose tutti nella sinagoga ribollirono d’ira. Si levarono, lo cacciarono fuori dalla città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata per gettarlo giù dal precipizio”. Siamo in Sinagoga, per cui si presume che sia frequentata da gente che andava a pregare, a ringraziare il Signore, ad ascoltare la sua parola, la Sacra Scrittura, la predica… Alla larga dai posti religiosi: sono pericolosi. E’ la prima volta che Gesù entra nella Sinagoga: tentano di fargli la pelle, cercano di ammazzarlo. Naturalmente non sono descrizioni di episodi giornalistici, è teologia. Qui l’evangelista non fa altro che anticipare quello che accadrà a Gerusalemme, la città posta sul monte; ed è a Gerusalemme che Gesù verrà assassinato, ma fuori dalla città. Quindi l’evangelista fa vedere che già all’inizio c’è tutto il rifiuto che Israele farà al suo Messia, al suo Cristo. “Ma egli passando in mezzo a loro se ne andò”. Se noi prendiamo l’episodio come descrizione storica è incongruente. Tutti nella sinagoga… è un po’ difficile: Nazaret contava sì e no 300 abitanti ma sarebbe bastato che la metà fossero presenti per riuscire a gettarlo giù. Ma lui come un anguilla guizza fuori. Questa narrazione è all’insegna della passione di Gesù, è il tentativo di assassinare Gesù. Ma l’evangelista anticipa qui la risurrezione di Gesù che sfuggirà alla morte. Quindi il primo dei titoli di Gesù è il Cristo che verrà rifiutato quando Gesù si presenterà come tale al suo popolo, mentre verrà accolto in terra di Samaria, secondo Giovanni: lì riconosceranno che Gesù è il Messia e il Salvatore del mondo, non il salvatore di Israele, ma il salvatore del mondo. In sinagoga Gesù viene rifiutato, in terra eretica Gesù viene accolto e riconosciuto. L’insegnamento del vangelo alla larga dai posti religiosi. Più un luogo è frequentato da persone religiose, più sarà refrattario e ostile all’insegnamento di Gesù. Più sarà tra gente normale, magari di peccato, più lì verrà riconosciuto e accolto

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.